Attualità (15-09-2019)

PECCATO, MISERICORDIA, CONVERSIONE

Parabola del “figliol prodigo” o del “Padre misericordioso”? La tradizione ha sempre insistito sul ruolo del figlio che se ne va, che sperpera il patrimonio che il padre gli ha dato, che però si pente, che si umilia fino a chiedere di essere considerato uno dei servi… E’ la parabola “del figliol prodigo”, appunto. Spinta all’estremo, questa mentalità teologica potrebbe essere quella dei farisei. L’uomo si salva perché è buono. Dio, che è giusto, premia quella bontà. Ma è proprio per contestare quella mentalità che Gesù racconta la parabola. Le parabole del capitolo 15 sono la risposta alle mormorazioni degli scribi e dei farisei che dicevano: “Costui accoglie i peccatori e mangia con loro”.
L’oscillazione del titolo rimanda all’oscillazione di ogni esperienza cristiana, fra quello che fa l’uomo e quello che fa Dio. La preoccupazione del nostro fare è, spesso, talmente preponderante che finiamo per dimenticare quello che fa Dio. L’accusa, che torna spesso, di eccessivo moralismo della predicazione si può ricondurre qui: spesso la parola di Dio viene usata come pretesto per dare forza alle nostre critiche e alle nostre esortazioni. Bisogna invece ritornare al consolante paradosso della Bella Notizia, e annunciare senza troppi come e troppi perché la grazia, l’iniziativa gratuita e “inspiegabile” di Dio nei nostri riguardi. Bisogna spostare l’attenzione dal Figliol prodigo al Padre misericordioso.
La parabola mantiene anche oggi tutta la su attualità. Basterebbe pensare ad alcune critiche rivolte a Papa Francesco e alla scelta fondamentale della sua predicazione e dei suoi gesti.
La comunità cristiana dovrebbe essere, nel mondo, la casa accogliente, la casa di tutti dove i figli dell’uomo, venendo a sapere di essere figli di Dio, sono restituiti alla loro dignità, spesso perduta, di uomini. Alcuni dei grandi dibattiti attuali – pensiamo, ad esempio, al gran discutere che si fa attorno al problema dell’immigrazione – potrebbero essere rimandati al problema del se e come ridare agli uomini la dignità che hanno perduto e della quale hanno diritto perché figli del Padre.

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