Attualità (23-11-2014)

LETTERA DEL NUOVO PARROCO

A partire da sabato 29 e domenica 30, don Giorgio Simonetti inizierà il suo ministero nella nostra comunità pastorale. Da piazza al Serchio, dove attualmente è parroco di una unità pastorale comprendente tante parrocchie ha scritto la seguente lettera.

Piazza al Serchio
09 novembre 2014
Ai cristiani dell’Unità Pastorale di: 

Massarosa, Pian del Quercione, Pieve a Elici, Gualdo e Montigiano.

Salve, sono don Giorgio Simonetti. Nei prossimi giorni mi trasferirò da voi per essere vostro parroco al posto di don Bruno Frediani. Non vi nascondo che la cosa un po’ mi sgomenta, so che non sarà facile sostituirlo e che ci vorrà un bel po’ di pazienza soprattutto da parte di coloro che gli sono particolarmente affezionati.
Ringrazio Dio per la fiducia che mi accorda. Nella vostra Unità pastorale avete avuto parroci illustri. Ne ricordo solo alcuni: Tardelli, Chicchi, Bernacchioni e adesso don Bruno! Mi rimetto alla saggezza di chi mi ha chiamato, e non parlo solo del Vescovo Italo, sicuro che sa quel che fa anche quando i miei occhi non vedono ciò che Lui vede.
Nelle mie esperienze passate ho già conosciuto e collaborato con don Michelangelo anche se per un periodo brevissimo. Sono certo che quella semplice conoscenza diventerà amicizia, sono felice di andare a vivere con lui. Ho incontrato Suor Symphorose e Suor Claudine solo un paio di volte ma ne ho sentito parlare bene e le ringrazio già adesso per la disponibilità e l’impegno che da anni vi offrono.
Mi presento: sono di Torre del Lago, ho 53 anni e prete da 27. In questi anni sono stato prete a San Marco (Lucca), Nyarurema (Rwanda) e Alta Garfagnana. Ho imparato tanto da ogni comunità che il Signore mi ha fatto incontrare, soprattutto ho imparato che il mondo è pieno di brava gente anche se a volte sembra il contrario. I 5 anni a Lucca mi hanno insegnato ad essere prete: dagli orari alla fatica/gioia di organizzare feste e celebrazioni, per adulti, giovani e ragazzi. I 12 anni in Rwanda mi hanno aperto gli occhi: il genocidio razziale e quello per fame ti insegnano a relativizzare tanti presunti bisogni che abbiamo in Europa. Ma dal Rwanda mi porto dentro soprattutto la certezza che il mondo ha bisogno di Dio e tutto il resto (soldi compresi) è veramente utile quando tende a Lui. 10 anni in Garfagnana, parroco di 9 parrocchie e coparroco di altre 9 mi ha insegnato a lavorare con tanta gente diversa per età, tradizioni e ritmi di vita. In Alta Garfagnana siamo (eravamo) 7 preti incaricati di 29 piccole parrocchie per un totale di circa 6.000 abitanti. Capite come la situazione sia frammentaria, eppure l’amicizia tra noi preti e la collaborazione continua sono diventate contagiose. Sono stato bene anche se i numeri erano molto piccoli. Se nei prossimi giorni mi vedrete un po’ triste è perché mi sono affezionato a tanta gente che inevitabilmente mi mancherà un po’ … ma non vi preoccupate, alla fine questo significa solo che sono un tipo che si affeziona e quindi adesso toccherà a voi.
Come vedete ho parlato molto di me (forse troppo) e poco di voi: è che non vi conosco e quindi dopo avervi chiesto scusa per l’ignoranza vi informo che sono curioso anche perché l’esperienza mi ha insegnato che ogni luogo e persona nasconde un messaggio di Dio e non vedo l’ora di scoprire cosa ha scritto per me nel Comune di Massarosa.
Se vi ho stancato avete già imparato un mio difetto … scusatemi.
In conclusione: mi fido di Dio: Lui sa cosa sia meglio per voi e per me. Diamogli una mano a fare ciò che ha in mente!

A presto.
don Giorgio Simonetti

 

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