Attualità (30-10-2015)

LA CURIOSITA’: VIA VERSO LA FEDE

I vangeli narrano di diverse persone che cercano di incontrare Gesù e che, a seguito di tale incontro, diventano destinatarie di parole con cui Gesù riconosce la loro fede: una donna emorroissa (Mc 5,27-34), un centurione con la figlia malata (Mt 8, 6-7.10), il cieco Bartimeo (Mc 10,47-50.52), una prostituta (Lc 7,37-38.50). Anche un ricco e disonesto esattore delle tasse di nome Zaccheo (Lc 19,1-4), la cui fede è espressa nella sua gioia (Lc 19,6), dalla conversione che lo porta a restituire il maltolto e a riparare chi aveva derubato (Lc 19,8) ed è suggellata dall’oracolo di Gesù: “Oggi per questa casa è venuta la salvezza” (Lc 19,9). La fede in Gesù sorge in un contesto vitale differente per ciascuno, a dire che, se la fede è “comune” (Tt 1,4), essa tuttavia si personalizza in storie differenti e sempre nuove: la storia di una lunga malattia, la vicenda di un soldato romano in un paese straniero, la penosa condizione di un cieco, la vergogna di una donna che si prostituisce, la vicenda di un uomo ricco, ma disprezzato ed evitato. E’ negli anfratti dell’esistenza quotidiana, solamente accennati nei testi evangelici, che si radica la storia della fede di ciascuno e la sua struttura narrativa: l’emorroissa aveva udito parlare di Gesù (Mc 5,27): Bartimeo ode che sta passando Gesù di Nazaret (Mc 5,27); la prostituta viene a sapere che Gesù si trova in casa di Simone il fariseo (Lc 7,37). Quel vociare ha la sua parte nel cammino di queste persone perché stimola e orienta la loro ricerca, il loro desiderio, la loro curiosità, conducendoli all’incontro con Gesù. Grazie alla ricezione che costoro ne fanno, anche quelle voci diventano in certo modo parti di un annuncio. Il silenzio a proposito del centurione (Mt 8,5-13) e di Zaccheo (Lc 19,1-10) non fa che inserire nelle trame spesso opache e poco discernibili dell’esistenza quotidiana ciò che ha preceduto e reso possibile il sorgere della loro fiducia in Gesù e l’incontro con lui. Il caso di Zaccheo, in particolare, mostra questa molla interiore, questa curiosità che lo spinge a ingegnarsi per superare gli ostacoli che gli erano posti dalla sua bassa statura e dal muro di folla che lo divideva da Gesù. Sì, questa curiosità è via verso la fede, perché è disponibilità al discepolato, cioè ad apprendere da Gesù la pratica dell’umanità: Zaccheo si dispone a restituire ciò che aveva rubato e a pagare di persona e di tasca sua, mostrando di essere entrato in un movimento di concreta conversione. La sua curiosità è via verso la fede perché è anche stupore e meraviglia di fronte a Gesù che gli chiede di accoglierlo a casa sua. La curiosità, che porta Zaccheo a cercare Gesù, diviene scoperta della cura che Gesù stesso ha per lui e del fatto che Gesù era già in ricerca di lui. La curiosità diviene dunque un momento importante del suo cammino di fede.

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