Attualità (5-10-2014)

IL SINODO SULLA FAMIGLIA

Dal 5 al 19 ottobre si terrà a Roma il Sinodo dei vescovi. Si tratta di una assemblea di vescovi di tutto il mondo, radunati in un clima di preghiera e di ascolto per uno scambio sereno sulle esperienze e le sfide pastorali che vive la gente e su come, ascoltando il vangelo, in comunione con il Papa, trovare vie nuove da prendere con i fedeli, le comunità e i pastori.
Il tema assegnato da Papa Francesco al Sinodo è quanto mai attuale e importante: “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto della evangelizzazione”. Sull’argomento sono già state coinvolte tutte le diocesi in una riflessione e nella ricerca di proposte operative attraverso un questionario. Il Sinodo avrà il compito di studiare la situazione. a partire anche dai risultati dei questionari; e, nell’ottobre del 2015, si riunirà di nuovo per definire le proposte concrete.
La stampa e i mezzi di comunicazione hanno dato rilievo quasi esclusivamente al tema dell’ammissione alla Comunione dei divorziati risposati, e qualcuno ha già preso posizione senza attendere la discussione del Sinodo. Ma il tema è molto più ampio.
E’ prima di tutto una questione di evangelizzazione. Come, si dovrà domandare il Sinodo, annunciare il “vangelo della gioia” nell’ambito della famiglia, di tutte le famiglie, comprese quelle che, di solito, vengono definite “irregolari”?. Il vangelo, infatti, è un dono, e la chiesa lo offre a tutti, e, in particolare, come faceva Gesù, a coloro che sono considerati “lontani”.
Il vangelo non è una legge o una serie di disposizioni e comportamenti da imporre, ma un dono gratuito, una gioia, una bellezza, che la comunità cristiana ha scoperto e che offre a tutti come via per raggiungere la felicità già in questa vita, e poi, alla fine, nella vita eterna presso Dio.
Coloro che hanno già sentenziato l’immutabilità della prassi pastorale, basandola sulla verità indiscutibile dell’indissolubilità del matrimonio, pensano che la verità sia una cosa fissa, stabilità per sempre, immutabile. Ma la verità è Dio stesso, ed Egli si manifesta continuamente come novità. Dio vuole la vita e la felicità del mondo, degli uomini, delle famiglie, soprattutto in questi tempi non facili per tutti, in particolare per le famiglie. Il Sinodo, allora, dovrà interrogarsi non tanto su come proporre la dottrina e la morale già affermata sul matrimonio alla famiglia, ma come annunciare la gioia della salvezza e dell’amore di Dio a tutti, alle famiglie, comprese quelle che finora hanno vissuto con dolore il forzato allontanamento dalla grazia dei sacramenti e dalla comunità cristiana.

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