Vangelo della domenica (1-05-2016)

VI DOMENICA DI PASQUA – NON CI SARA’ PIU’  ALCUN TEMPIO

Nel vangelo di oggi Gesù promette la venuta dello Spirito che “insegni” e “ricordi”: è questa la missione del “Consolatore” nel tempo che va dall’ascensione al cielo di Gesù e il suo ritorno alla fine del tempo. Questa è pure la certezza della chiesa, che, camminando nella storia, continua a credere in Cristo senza vederlo. E’ necessario farsi guidare dallo Spirito, per ricordare e capire, nella fede, la parola del Signore, per accoglierla come sempre viva e operante.
Un esempio concreto di come la comunità cristiana si deve lasciar guidare dallo Spirito ci è offerto dalla prima lettura. Nella comunità degli spostoli era nato un aspro dibattitto a proposito delle osservanze giudaiche: si dovevano imporre o no ai convertiti dal paganesimo? Paolo e Barnaba si fanno difensori della novità e della libertà cristiana, la libertà dello Spirito e ricevono l’approvazione del concilio di Gerusalemme.


In ogni tempo, nella chiesa, le tensioni si compongono secondo la linea seguita dalla comunità apostolica: rivolgersi ai responsabili; invocare lo Spirito, leggere e comprendere le singole situazioni, trattare la questione alla luce della fede e della parola del Signore; ispirarsi ai principi della vera libertà nella missione verso gli altri.
Dovunque si verifica una spinta delle forze vive della chiesa e dell’umanità verso una maggiore libertà degli spiriti e delle coscienze, che spingono a purificare, elevare, perfezionare l’esistenza e l’edificazione di un mondo più a misura di uomo, lì è in opera lo Spirito santo e il Regno di Dio è in gestazione. I cristiani sono come dei “veggenti”, come l’apostolo Giovanni: penetrano con il loro sguardo “più lontano” di ciò che coglie lo sguardo comune, leggono gli avvenimenti alla luce di Dio; e, in questa luce, riconoscono già i bagliori della città santa che scende da Dio.
La novità è che non c’è più il tempio materiale. Esso è sostituito dalla comunità che è annuncio e anticipo della nuova realtà, la città santa che viene dal cielo. Essa è il luogo della presenza di Dio, dove tutti coloro che lo cercano lo possono incontrare. E i battezzati sono, singolarmente, tempio di Dio per opera dello Spirito che abita in loro.
Così, tutti insieme, formano la nuova Gerusalemme, animata dallo spirito di libertà e di amore.

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