domenica XXXII del t.o. anno c -LA SPERANZA NEL DIO DEI VIVI
Le letture di questa domenica, soprattutto la prima e il vangelo, ci invitano a riflettere sulla fede nella vita dopo la morte. Da sempre gli uomini di ogni cultura e religione si sono interrogati sul senso della morte e sulla possibilità che anche dopo la morte la vita possa continuare. Le risposte che sono state date lungo i millenni sono assai diverse, spesso fantasiose.
Le Scritture di Israele, e poi il vangelo, rispondono a tali quesiti con la fede nella risurrezione, che però non consiste in una semplice prosecuzione della vita terrena, ma comporta un vero e proprio salto di qualità, grazie al quale, se da un lato l’individualità dei singoli non viene annullata, dall’altro gli uomini godranno di una pace che per ora essi non possono ancora conoscere pienamente.
Come insegna san Paolo, per superare felicemente le sfide e le prove dell’esistenza terrena, morte compresa, i credenti sono invitati ad affidarsi a Dio e a porre in lui tutte le proprie speranze, nella certezza che il suo amore è più forte del male presente nel mondo e della morte che incombe minacciosa sulla vita degli uomini.
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