Vangelo della domenica (11-11-2018)

domenica XXXII del t.o. anno b – LA LOGICA DEL DONO

La contrapposizione tra avere tanto, ed essere poveri, rappresentata nel vangelo dall’antitesi tra la vedova povera e i ricchi benestanti, diventa l’occasione per Gesù di mettere in evidenza come donare ciò che si è vale molto più di ciò che si ha. E questa antitesi fa riflettere anche noi, nella nostra cultura del consumo, sulla differenza qualitativa tra “essere” e “avere”. Non si tratta di esaltare o condannare degli stati sociali, quanto piuttosto di marcare gli atteggiamenti che caratterizzano la logica del mondo rispetto alla logica del regno di Dio nel mondo.


Con le sue immagini il vangelo di oggi è provocatorio, rappresenta anche per noi una sfida: una vedova povera è presentata da Gesù come esempio di persona fedele al regno di Dio, in quanto nella sua offerta insignificante agli occhi della gente, lei dona tutta se stessa.
Anche la prima lettura vede protagonista una vedova che assiste il profeta Elia; anch’essa povera, dà tuttavia prova di una carità non fatta di calcoli, e non attenta solo ai propri interessi, ma sa donare quanto ha per vivere. Una generosità ripagata da Dio.
Per la seconda lettura è Gesù stesso il modello di questa logica del dono: egli, infatti, ha dato la sua vita come supremo gesto di amore. In questo sta la vera religiosità: nel fidarsi di Dio, nel rimettersi completamente nelle sue mani, nel donarsi.

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