XVII domenica t.o. anno c – LA PREGHIERA, DIALOGO CON DIO
Le letture di questa domenica ci invitano a riflettere sull’importanza della preghiera. Dio non ha bisogno della nostra lode, ma per un dono del suo amore ci chiama a rendergli grazie, i nostri inni di benedizione non accrescono la sua grandezza, ma ci ottengono la grazia che ci salva. Dio dunque non ha bisogno delle nostre preghiere; noi, però, sì. La preghiera ricorda ad ogni uomo – e ancor più ad ogni discepolo – che senza Dio l’uomo non sa dove andare né riesce a capire chi è. Pregare è dunque necessario, perché altrimenti vivremmo nella disperazione assoluta, prigionieri del nostro egoismo.
Se la prima lettura propone un esempio classico di preghiera, il vangelo contiene l’insegnamento per eccellenza che Gesù ha lasciato ai discepoli sulla preghiera: il Padre nostro. Gesù invita ad abbandonare le visioni distorte di un Dio severo, vendicativo, lontano, insegnandoci a rivolgerci a lui come ad un padre. Il termine “Padre evoca fiducia, abbandono sicurezza e invita ciascun credente a usare la propria libertà per vivere da figlio amato e riconciliato.
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