Vangelo della domenica (6-07-2017)

Trasfigurazione del Signore -CONTEMPLARE IL TUO VOLTO

La solennità della “trasfigurazione” evoca la narrazione evangelica secondo la quale Gesù si manifesta ai suoi discepoli in tutto lo splendore della vita divina che è in lui, anticipando così la rivelazione della sua Pasqua di risurrezione. Questa rivelazione non riguarda però soltanto lui, ma anche noi che crediamo in lui come nostro redentore. A partire da questa fede la nostra vita assume un significato nuovo, in quanto può diventare un continuo processo di trasformazione, fino a trasfigurare tutta la nostra esistenza nell’immagine di Cristo risorto.


Il racconto della trasfigurazione di Gesù, nel vangelo di oggi, segue la presentazione delle esigenze della sua sequela: chi vuol diventare suo discepolo deve imparare a rischiare la propria vita per il Maestro, la sua forza, infatti, sta nell’ascoltarlo e nel conformare a lui la propria esistenza riconoscendolo come volto di Dio, vera abitazione di Dio nella carne umana.
Questo motivo messianico è già presente nella prima lettura, là dove Daniele parla di una manifestazione del “figlio dell’uomo”: nei vangeli infatti Gesù stesso si attribuisce questo titolo e indica con esso la propria missione di salvezza.
Nella seconda lettura possiamo ascoltare la testimonianza di Pietro, uno dei discepoli presenti alla trasfigurazione del Maestro: egli però non si limita a informare, ma ci annuncia il significato che ebbe per lui, e che dunque deve avere anche per noi, questa esperienza di cui facciamo memoria. E il significato sta proprio in questo: conoscere Cristo vuol dire fondare la propria vita non su favole, ma sulla parola di Dio che è fedele alla sua promessa e può dare luce alla nostra esistenza.

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