IL TEMPO DI AVVENTO
Quattro persone si presentano in questo tempo di avvento come esempi e guide all’incontro con Cristo:
Isaia: è il profeta della speranza di Israele, che fa emergere le attese dell’uomo per annunciarne il prossimo compimento nel Salvatore.
Giovanni Battista, che invita alla conversione: per andare incontro a Cristo bisogna uscire dalle proprie sicurezze, dal proprio mondo: si incontra Cristo nel cambiamento, nella novità.
Maria, la donna della disponibilità, che a differenza di Eva accetta il progetto di Dio, e ne attende il Figlio con ineffabile amore.
Giuseppe, l’uomo del silenzio, alla ricerca della volontà di Dio nei fatti della vita sua, della sua famiglia, del suo popolo e dell’umanità intera.
Lasciandoci guidare da queste quattro persone possiamo assumere quegli atteggiamenti che ci preparano alla venuta di Cristo:
mantenersi vigili nella fede, nella preghiera e in una apertura attenta e disponibile a riconoscere i “segni” della venuta del Signore in tutte le circostanze e momenti della vita e alla fine dei tempi;
camminare nella via tracciata da Dio, lasciare gli sbandamenti per vie tortuose: “convertirsi” per seguire Gesù verso il Regno del Padre;
testimoniare la gioia che ci porta Gesù Salvatore, con la carità affabile e paziente verso gli altri, con l’apertura a tutte le iniziative di bene, attraverso le quali già si costruisce il regno futuro nella gioia senza fine;
mantenere un cuore povero e vuoto di sé, imitando Giuseppe, la Madonna, Giovanni Battista gli altri “poveri” del vangelo, i quali proprio per questo hanno saputo riconoscere in Gesù il Figlio di Dio venuto a salvare gli uomini.
Partecipare alla celebrazione eucaristica in queste domeniche di avvento significa accogliere e riconoscere il Signore che continuamente viene in mezzo a noi, seguirlo nella via che conduce al Padre, finché con la sua venuta gloriosa alla fine dei tempi, egli ci introduca tutti assieme nel regno, per farci avere parte alla vita eterna con i beati e i santi del cielo.
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