Attualità (14-09-2014)

UN NUOVO ANNO PASTORALE

Ripartiamo con un nuovo anno pastorale e catechistico.
Il nostro vescovo con la sua lettera ai cristiani intitolata “Effata”, “Apriti”, chiede di mettere al centro di tutte le comunità l’ascolto della parola di Dio, attraverso tre parole “chiave”: Ascolta, Rispondi, Vai! In questo modo il vescovo mette in evidenza che il servizio alla Parola e alla comunità (catechisti, lettori, ministri straordinari della Comunione e degli infermi, ecc.) non può essere svolto in maniera estemporanea e senza un riferimento continuo e profondo alla Parola e fuori dal contesto del cammino di tutta la comunità. Un itinerario individuale e comunitario che comprenda questi tre momenti: ascolto, risposta, missione; il soggetto inviante è la comunità, il messaggio è il vangelo.
E invita ogni parrocchia a promuovere dei “luoghi”, animati da laici, dove stabilmente si ascolta il vangelo per tutti i collaboratori della parrocchia. Per tutti questi operatori della zona pastorale di Camaiore-Massarosa si svolgeranno degli incontri di formazione a Pian di Mommio i giovedì 2,9,16 ottobre alle ore 21.00. La formazione poi continuerà nell’unità pastorale.
La proposta del vescovo è fortemente innovativa. Non ci consente più di tirare avanti in qualche modo, e in maniera individuale o di piccoli gruppi scollegati dalla comunità.
Tutta la comunità e tutti coloro che in essa vogliono impegnarsi, lo devono fare verso un obiettivo comune, riconosciuto e condiviso.
Nella riunione dei preti della zona dell’1 settembre, il vescovo ha affermato chiaramente che non può essere consentito un servizio alla chiesa senza che ci sia questo impegno all’ascolto; e nell’incontro con gli operatori pastorali del 4 settembre a Pian di Mommio, per far capire che la proposta deve davvero impegnare tutti, ha affermato che essa riguarda anche coloro che si occupano delle pulizie.
Il vescovo “consegna personalmente nelle mani e nel cuore di tutti e di ciascuno il presente percorso—della cui fecondità è condizione indiscussa, senza se e senza ma, la comunione ecclesiale” – facendo suoi gli interrogativi di Papa Francesco: “ Vorrei che ci domandassimo tutti, oggi: siamo ancora una chiesa capace di riscaldare il cuore? Una chiesa capace di ricondurre a Gerusalemme? Di riaccompagnare a casa? In Gerusalemme abitano le nostre sorgenti: Scrittura, catechesi, sacramenti, comunità, amicizia del Signore, Maria e gli Apostoli…”.
“Chiesa di Lucca, prosegue il vescovo, riprendi il cammino, ritorna alla sorgente e “apriti” all’intelligenza della Scrittura!”
La proposta del vescovo è stringente e non consente alternative.
Ogni persona che intende iniziare o continuare un servizio esprima questa sua intenzione e disponibilità a voce o per iscritto, tenendo conto della condizione che il vescovo esige: l’impegno metodico all’ascolto della parola con la partecipazione ai “gruppi di ascolto”.
Con quelli che si impegneranno faremo delle riunioni di programmazione delle attività ( catechesi ai ragazzi e agli adulti, gruppi di ascolto, animatori liturgici, lettori, operatori della carità, ministri straordinari della comunione e degli infermi, ecc.).
Chi ancora non avesse letto la lettera del vescovo può trovarla in chiesa.

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