Attualità (8-1-2017)

CHI E’ VERAMENTE GESU’?

Se nella capanna abbiamo contemplato Dio che si fa uomo bambino ed è del tutto disarmato e disarmante, qui assistiamo all’inizio di una missione in cui il Figlio di Dio si fa servo. Servo, non padrone: non viene solo per indicare la via che conduce alla salvezza, ma per offrirla, donando se stesso. Non chiede la nostra vita, ma offre la sua. Non impone la sua forza, ma propone il suo amore.
Servo, non padrone: ecco perché non esercita la forza, ma viene nella compassione e nella mitezza, senza giudicare e condannare, ma sanare, guarire, ridare speranza a tutti coloro che l’hanno perduta, a quanti sono gravati da pesi insopportabili, e non hanno la forza di andare avanti.
Che cosa significa per noi seguire questo Figlio di Dio fatto uomo? Siamo disposti a fare nostre le sue scelte? A rinunciare alle esibizioni di forza e di potenza? A non utilizzare gli strumenti dei ricchi per annunciare il vangelo destinato ai poveri? Siamo disposti ad imboccare la strada della mitezza della comprensione, della misericordia e della compassione oppure restiamo attaccati ai nostri sogni di vittoria, di sconfitta dei nemici e umiliazione dei malvagi?
Celebrare l’incarnazione vuol dire fare nostro lo stile del Figlio di Dio fatto uomo, seguendo alle sue condizioni, non alle nostre, obbedienti come lui al progetto del Padre.

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