E’ Domenica (7-11-2021) – XXXII domenica del tempo ordinario

COMMENTO AL VANGELO XXXII DOMENICA T.O.

Nella XXXII Domenica del Tempo Ordinario, quasi al termine dell’anno liturgico, il brano del Vangelo secondo Marco ha come protagonista una povera vedova. Si tratta di una donna che ha a malapena quanto basta per il suo sostentamento, una donna che si trova ai margini della società dell’epoca. Il punto di vista di Gesù, tuttavia, non è quello umano e mette in evidenza ciò che è realmente importante.
L’episodio che viene narrato avviene al tempio di Gerusalemme, dove Gesù si trova con i discepoli. Lì vedono la vedova offrire come propria elemosina pochi spiccioli, dal valore economico quasi insignificante, al contrario degli altri uomini ricchi che, platealmente, gettano molte monete. Da questo piccolo gesto, Gesù trae un grande insegnamento per i suoi discepoli e che oggi la liturgia propone a noi. Quelle due monetine offerte dalla vedova hanno un valore immenso, molto maggiore delle elemosine fatte dai ricchi, il cui intento è soltanto quello di ostentare la propria agiatezza. In quelle poche monete, si concentra tutto quello che la vedova possiede. Ecco che la sua offerta assume tutto un altro aspetto: non sta offrendo il superfluo, ciò di cui non ha bisogno, ma dà agli altri tutta sé stessa. La misera elemosina della vedova è quindi enorme agli occhi di Dio, che sono ben diversi da quelli dell’uomo. Il giudizio umano si basa solo su considerazioni esteriori, mentre Dio scruta il cuore: il gesto della vedova è mosso da una grande fede e per questo ha un grande valore; quello dei ricchi che si pavoneggiano delle loro ricchezze, invece, non ha valore per Dio, poiché non c’è fede e non c’è amore in quel gesto, utile soltanto ad accrescere l’ego di chi lo compie.
È significativo anche il contesto in cui avviene questo episodio. Siamo a Gerusalemme e di lì a poco Gesù farà offerta di sé sulla croce. Lo spirito con cui la vedova fa la sua elemosina è lo stesso: donare totalmente sé stessi agli altri con pieno affidamento a Dio.

Domenica XXXII del tempo ordinario anno b -clicca sopra per leggere la Parola di Dio

Sono Roberto vengo a far parte di questa nuova famiglia provenendo da due anni della parrocchia di Torre del Lago, ma ancora di più vengo da Roma. Sto facendo un percorso  di discernimento vocazionale verso il sacerdozio a Dio piacendo. Vengo tra voi, che da ora in poi siete la mia nuova famiglia, perché aiutati dalla vostra preghiera e dalla vostra carità possa conoscere, vivere e rispondere al disegno di Dio. Vi ringrazio sin da ora per la vostra fraterna accoglienza e che Dio ci doni la bellezza di camminare insieme nella gioia e nella pace. A tutti buon cammino!
Roberto Luzi

AVVISI
Domenica 7 – a Bozzano ore 9,30 presso il monumento ai Caduti preghiera in suffragio dei morti di tutte le guerre.
Martedì 9 – Alle 21 in canonica a Massarosa incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Alle 21 a Bozzano Messa nell’anniversario di Padre Damiano. A Bozzano non c’è la messa al mattino alle 9 e a Massarosa non c’è la messa alle 20,30 ma alle ore 18.
Dalle 21 in biblioteca serata relax con i giovani.
Mercoledì 10 – Al Don Bosco incontro di preparazione al Battesimo di sabato 20 novembre ore 16.
Alle 21 al Don Bosco incontro con i genitori dei ragazzi di 2a elem. Di Piano del Quercione che iniziano il catechismo.
Venerdì 12 – alle 21 in biblioteca incontro di spiritualità per giovani.
Sabato 27 – a Massarosa la messa sarà alle 17 e non alle 18 e a seguire incontro dibattito su Donne e Afghanistan.

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3 Replies to “E’ Domenica (7-11-2021) – XXXII domenica del tempo ordinario”

  1. Riccardo

    La Parola di questa domenica ha un’attenzione particolare per il mondo femminile, ci presenta infatti due donne speciali, due vedove che probabilmente hanno dovuto barcamenarsi tra mille traversie, sacrifici e difficoltà per affrontare – da sole – la vita quotidiana, facendo l’impossibile per assicurare la sopravvivenza alle loro famiglie.

    Non deve suonare come una novità. Penso che molti di voi, come me, avranno conosciuto delle madri di famiglie che, private dal destino del proprio compagno di vita, hanno dovuto soffocare le lacrime, ridimensionare il dolore e gettarsi a testa bassa nella vita e nel mondo, affinchè i figli – pur tra le immancabili privazioni e gli innumerevoli sacrifici – riuscissero a vivere con un minimo di dignità ed avessero la possibilità magari di studiare, fin dove le possibilità e gli sforzi della mamma lo consentissero. Riuscivano a conciliare, sia pure tra mille difficoltà, il lavoro, i figli, la casa e in certi casi un secondo lavoro serale a domicilio ; ripensandoci ad anni di distanza, le ammiro sempre di più per ciò che hanno fatto e riconosco incondizionatamente la capacità femminile di riuscire a gestire più cose su più fronti con successo.

    Anche la vedova che Elia incontra probabilmente conduce una vita dura, per assicurare con i suoi sacrificialmeno la sopravvivenza ai figli nel duro contesto di una zona devastata dalla siccità.
    Ma le difficoltà non l’hanno privata della dignita e del senso dell’ospitalità e dell’accoglienza anche verso il “forestiero”, tanto che nel nome del Signore non esita, senza indugi e ripensamenti, a mettere a disposizione di Elia quel poco che ha, precisando crudamente che sono le ultime provviste che ha e dopo “moriranno di fame”. Ed é proprio questo spirito di carità e di fratellanza nel nome di Dio che salverà lei e la sua famiglia.

    Anche la vedova del Vangelo conduce una vita grama : è verosimile che quelle due piccole monete le siano sicuramente costate tanta fatica e sofferenza ma probabilmente, proprio perchè conosce cosa sia la fame e la miseria, anche lei senza pensare e d’impulso getta quel poco che ha nelle elemosine, sicura che sebbene l’obolo sia modesto ci sarà sempre chi, ricevendolo, ringrazierà il cielo. E se anche probabilmente i farisei che “…..Divorano le case delle vedove….” lo faranno anche con la sua abitazione, la vedova avrà quantomeno la ricchezza della benedizione di Dio per avere aiutato i sofferenti senza curarsi di lei stessa, amando cioè il prossimo suo più di se stessa.

    Due cuori vicini a Dio, come dice Gesù, perchè donano incondizionatamente tutto ciò che hanno e accolgono lo sconosciuto, senza calcoli o ragionamenti ma cercando di andare “……dove le porta il cuore….”

  2. Riccardo

    Un benvenuto di cuore a Roberto Luzi, con la speranza che il Signore lo sappia illuminare e guidare verso la scelta giusta ; aiutiamolo tutti con la nostra preghierae non facciamogli mancare il calore dell’accoglienza

  3. Mary Coppolecchia

    Ad integrare il commento sulle letture di questa domenica ho solo da aggiungere una breve riflessione che riguarda il comportamento di Gesù . Siamo nel tempio e lui con i suoi discepoli ogni giorno sta lì , a dare gli ultimi insegnamenti , prima della sua passione …..la scorsa domenica abbiamo sentito cosa ha risposto a quel giovane scriba ,e quanto sia stato disponibile verso chi era sinceramente disposto a ricercare della verità….oggi invece sentiamo le sue parole velenose verso gli scribi per il loro spregevole modo di comportarsi …. Ma quello che mi piace di Gesù è che mentre sta parlando ai suoi discepoli seduto ,non perde di vista il tesoro, cioè quel contenitore che serviva per l’elemosina …e osserva con attenzione tutto quello che accade… come mi consola sapere che anche noi come la povera insignificante e anonima vedova siamo sempre osservati da Lui ,che sa apprezzare e amare quello che facciamo con sacrificio negli affanni della vita e nel nascondimento .

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