E’ Domenica (9-01-2022) Battesimo del Signore anno c

COMMENTO AL VANGELO BATTESIMO DEL SIGNORE

A conclusione del tempo di Natale, celebriamo oggi la festa del Battesimo del Signore.
Il brano del Vangelo secondo Luca ci riporta infatti il momento del battesimo di Gesù nel fiume Giordano da parte di Giovanni Battista. Giovanni, come abbiamo ascoltato durante il periodo d’Avvento, ha il  compito di preparare la strada per accogliere Gesù, il Messia. Perciò, quando le folle si domandano se sia lui il Cristo, Giovanni fa chiarezza e mette in evidenza come al suo battesimo con acqua ne seguirà uno in Spirito Santo, amministrato da Gesù.
Anche Gesù, tuttavia, si reca al Giordano per farsi battezzare dal Battista, come tutti gli altri uomini presenti, desiderosi di conversione. La liturgia, quindi, come in tutto il tempo di Natale, continua a porre l’accento sull’umanità di Cristo: Gesù è il Figlio di Dio venuto sulla terra per amore dei suoi figli e si fa uomo a tutti gli effetti, condividendo tutte le esperienze umane.
Una volta che Giovanni ha battezzato Gesù, avviene però un fatto straordinario: i cieli si aprono e lo Spirito Santo, simboleggiato da una colomba, scende sul Battezzato. Ecco che allora il battesimo, da gesto simbolico di purificazione solo con acqua fatto da Giovanni, diventa sacramento. Tramite lo Spirito Santo, anche noi tutti che siamo stati battezzati siamo diventati figli di Dio e, per questo, siamo stati chiamati a vivere coerentemente la nostra fede.
A completare il battesimo di Gesù, avviene un altro fatto prodigioso: Dio fa sentire la propria voce per annunciare agli uomini che suo Figlio è in mezzo a loro e che in Lui si compiace. Si compiace in Lui perché si fa umile e, senza alcuna superbia, porta agli uomini la salvezza, che libera dal peccato.

Battesimo del Signore – clicca sopra per leggere la Parola di Dio

IN CAMMNO CON  PAPA FRANCESCO -8-

Alla luce dell’Enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco, cerchiamo in questo spazio di affrontare quando possibile alcuni argomenti o temi che possono aiutarci in una riflessione pacata e serena ma utile per il nostro cammino. Riportiamo questa settimana dal capitolo sesto ‘il dialogo sociale verso una nuova cultura’.
199. Alcuni provano a fuggire dalla realtà rifugiandosi in mondi privati, e altri la affrontano con violenza distruttiva, ma «tra l’indifferenza egoista e la protesta violenta c’è un’opzione sempre possibile: il dialogo. Il dialogo tra le generazioni, il dialogo nel popolo, perché tutti siamo popolo, la capacità di dare e ricevere, rimanendo aperti alla verità. Un Paese cresce quando dialogano in modo costruttivo le sue diverse ricchezze culturali: la cultura popolare, la cultura universitaria, la cultura giovanile, la cultura artistica e la cultura tecnologica, la cultura economica e la cultura della famiglia, e la cultura dei media».[196]
200. Spesso si confonde il dialogo con qualcosa di molto diverso: un febbrile scambio di opinioni nelle reti sociali, molte volte orientato da un’informazione mediatica non sempre affidabile. Sono solo monologhi che procedono paralleli, forse imponendosi all’attenzione degli altri per i loro toni alti e aggressivi. Ma i monologhi non impegnano nessuno, a tal punto che i loro contenuti non di rado sono opportunistici e contraddittori.
201. La risonante diffusione di fatti e richiami nei media, in realtà chiude spesso le possibilità del dialogo, perché permette che ciascuno, con la scusa degli errori altrui, mantenga intatti e senza sfumature le idee, gli interessi e le scelte propri. Predomina l’abitudine di screditare rapidamente l’avversario, attribuendogli epiteti umilianti, invece di affrontare un dialogo aperto e rispettoso, in cui si cerchi di raggiungere una sintesi che vada oltre. Il peggio è che questo linguaggio, consueto nel contesto mediatico di una campagna politica, si è talmente generalizzato che lo usano quotidianamente tutti. Il dibattito molte volte è manipolato da determinati interessi che hanno maggior potere e cercano in maniera disonesta di piegare l’opinione pubblica a loro favore. Non mi riferisco soltanto al governo di turno, perché tale potere manipolatore può essere economico, politico, mediatico, religioso o di qualsiasi genere. A volte lo si giustifica o lo si scusa quando la sua dinamica corrisponde ai propri interessi economici o ideologici, ma prima o poi si ritorce contro questi stessi interessi.
202. La mancanza di dialogo comporta che nessuno, nei singoli settori, si preoccupa del bene comune, bensì di ottenere i vantaggi che il potere procura, o, nel migliore dei casi, di imporre il proprio modo di pensare. Così i colloqui si ridurranno a mere trattative affinché ciascuno possa accaparrarsi tutto il potere e i maggiori vantaggi possibili, senza una ricerca congiunta che generi bene comune. Gli eroi del futuro saranno coloro che sapranno spezzare questa logica malsana e decideranno di sostenere con rispetto una parola carica di verità, al di là degli interessi personali. Dio voglia che questi eroi stiano silenziosamente venendo alla luce nel cuore della nostra società.

Riflessione- In questa realtà sociale complessa, ciascuno di noi oggi è chiamato ad un dialogo fatto anche di molto ascolto. Ma per entrare in dialogo, bisogna che io sappia quali sono i mie valori, i principi umani e cristiani che muovono le mie scelte. Domandiamoci allora: sono una persona che è disposta al dialogo ? Conosco la mia fede e i valori fondanti la mia vita ? Ho paura di mettermi a confronto con gli altri della mia comunità ? Dialogo solamente con quelli che la pensano come me ?

AVVISI
Martedì 11 – alle ore 21 in canonica incontro sulla Parola di Dio della domenica.
Giovedì 13 – alle ore 21 incontro spirituale giovani online.

Mentre ringraziamo per l’accoglienza del giornalino Incontro in tutte le famiglie, vi invitiamo entro febbraio, per chi lo desidera, di inviare articoli e foto per l’edizione di Pasqua. Non lasciate passare invano l’occasione di inserire anche la vostra voce in questo strumento che ci permette di sentirci più vicini tra di noi.

I ragazzi del catechismo della seconda media insieme ai catechisti ringraziano tutti per la raccolta fatta con i biglietti di natale in favore dei ragazzi del Congo per iniziare un’esperienza di carità e di vicinanza. La somma complessiva raccolta è di 232 euro.

2022 9 gennaio – foglietto in pdf della domenica

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