Vangelo della domenica (11-01-2015)

Battesimo di Gesù

 

 

battesimo di Gesù

Questa domenica conclude il tempo di Natale ed inizia quello ordinario, quello detto “per Annum”. Passiamo da Gesù bambino a Gesù adulto.
E qui già due spunti di riflessione:
Il figlio di Dio ha redento l’umanità con tre anni di vita attiva e trenta di vita nascosta … chi ha orecchi per intendere intenda.
La strategia di azione di Gesù non cambia, neonato o adulto continua a “Non ritenere un privilegio l’essere come Dio … divenendo simile agli uomini” Nasce in una capanna e chiede il Battesimo di conversione come un qualsiasi peccatore.
Il tempo liturgico che oggi iniziamo è breve (mercoledì 18 febbraio saranno
già le ceneri) e concentrato sui primi passi dell’annuncio del Regno: la chiamata dei discepoli e la vittoria di Dio sul Maligno. Diamo una sbirciatina ai vangeli delle prossime settimane: chiamata e lotta al Maligno.
i primi discepoli incontrano Gesù che li invita “venite e vedrete”.
Gesù chiama a diventare “pescatori di uomini”.
Scaccia un demonio a Cafarnao.
Gesù annuncia il Regno e guarisce molti ammalati.
Gesù guarisce un lebbroso, supera le barriere dell’emarginazione.
Ma lasciamoci introdurre in questo tempo dalla Parola di Dio: Isaia che con una espressione felicissima e famosa ci ricorda che la Parola è efficace come la pioggia su un terreno fertile. In altre parole noi che abbiamo abbassato i colli e colmato le valli in attesa del Redentore, che lo abbiamo contemplato mentre come un seme si gettava nei solchi della nostra vita adesso attendiamo la pioggia della sua parola per farlo germogliare in sequela e opposizione al male. Tra poco (in quaresima) poteremo quei rami che ne hanno bisogno in vista del frutto maturo, dell’esplosione della vita a Pasqua.
Il cammino che abbiamo di fronte è liberante ed entusiasmante soprattutto perché ci chiede di stare insieme a Lui che da adulto mette in pratica le promesse fatte: “proclamare ai prigionieri la liberazione a tutti l’anno di grazia del Signore”.

Sottolineo un moto di disappunto del Signore nei nostri confronti “perché spendete denaro per ciò che non è pane?” ovvero “come mai perdete tempo con le stupidaggini mentre il Regno di Dio è una cosa seria?” Con tutto il rispetto per la “poesia del Natale” mi pare che da gente con i piedi per terra non possiamo che accogliere questa tirata d’orecchi che il Signore ci fa: abbiamo mangiato e cantato, ora tiriamoci su le maniche, è il momento di mostrare con i fatti che il Verbo ha preso dimora in mezzo a noi. Sequela e lotta al Maligno.
In chiusura una preghiera per la Pace: Gesù non violento, illuminaci!

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