Vangelo della domenica (15-06-2014)

: SS.ma TRINITA’
DIO E’ COMUNITA’ D’AMORE

Nell’esperienza religiosa, Dio rappresenta la profondità ultima della nostra vita, la fonte e la mèta di tutto il nostro essere. Questo fondo intimo della nostra persona si manifesta nell’apertura del nostro “io” verso un “tu” e nella serietà di tale inclinazione. Così vediamo impressa in noi la realtà profonda di Dio: la Trinità; vediamo impresso in noi il mistero di Dio-Comunità, il mistero di comunione di vita: Dio che è Padre, Figlio, Spirito Santo.
Dio stesso viene all’uomo, gli si manifesta come “Signore”, ma pieno di bontà e misericordia, ricco di grazia e di fedeltà (1a lettura). Nell’esuberanza del suo amore per il mondo, manifestato nel dare il suo Figlio unico per salvarlo (vangelo), il Dio dell’amore e della pace riversa sugli uomini la sua grazia in Cristo e li chiama alla comunione con sé nello Spirito Santo (2a lettura).
La Comunità Trinitaria è veramente il valore ultimo e supremo il solo vero fine ultimo dell’uomo; poiché Dio, e Dio soltanto, è la pienezza di ogni perfezione.
La Comunione Trinitaria è veramente mistero, realtà indicibilmente più grande di ogni comprensione umana. Dio non cesserà mai di stupire l’uomo, e nessun uomo entrerà mai nella “terra di Dio” se non sarà disposto a lasciarsi sradicare, come Abramo.
La preghiera non deve ridurre Dio ai limiti dell’uomo, ma dilatare l’uomo agli orizzonti di Dio. Il silenzio che il Padre sembra opporre alle richieste umane, nasce dalla autenticità della sua paternità, dalla sua fermezza nel non accondiscendere alla meschinità dei progetti umani, per poter sostituire ad essi progetti ben più grandi, nati dal suo amore.
La Comunità Trinitaria è il vero futuro dell’uomo, la sola che possa assicurare all’uomo un progetto di vita senza limiti perché capace di superare anche la morte. Dice S. Agostino: “Dio è tanto inesauribile che quando è trovato è ancora tutto da trovare”. Ciò significa che il dinamismo e la creatività umana trovano in lui un orizzonte senza confini, e quindi un futuro totale.
Questa rivelazione non viene solo a soddisfare il nostro bisogno di conoscere Dio: riguarda il destino dell’uomo e della creazione.
La salvezza, come comunione di amore di Dio e dell’uomo, riflette i caratteri dell’uno e dell’altro: di Dio e dell’ uomo. L’uomo non può essere compreso se non a partire da Dio, è modellato sul Cristo, immagine perfetta di Dio. Quindi le risposte su Dio sono d’importanza fondamentale per capire l’uomo.
La vita umana, da un punto di vista religioso, si sviluppa e si espande in proporzione alla conoscenza del mistero di Dio. Se l’uomo è destinato alla comunione con Dio Padre, è chiaro che la sua vita ha tanto più valore quanto più egli riesce a seguire il movimento di “scalata ai cieli” inaugurato dall’ascensione di Gesù fino a sedere alla destra del Padre per vederlo faccia a faccia.
Nella nostra esistenza quotidiana, a volte grigia, a volte tragica, a volte molto complicata, nella quale dobbiamo badare a cento cose che urgono in ogni parte, la luce di Dio è l’amore. Verso questa luce dobbiamo orientarci, se non vogliamo fallire il vero scopo della nostra esistenza. Noi vorremmo tanto poter dire: “Ecco Dio: Dio è così…”. Ma non è possibile. Dio stesso esce dai quadri e dalle icone e si nasconde in chiunque ha bisogno di noi e dice. “Eccomi qui!”. Si nasconde nei piccoli e nei poveri della terra e dice: “Cercatemi qui!”. Chi vuol vivere con Dio non si trova davanti ad una conclusione, ma sempre davanti a un inizio. Sempre nuovo come ogni alba di un nuovo giorno che sorge.

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