Vangelo della domenica (17-05-2015)

SOLENNITÀ’ DELL’ASCENSIONE

ascensioneLa missione della Chiesa è presieduta da Gesù Cristo risorto, salito al cielo e intronizzato Signore alla destra del Padre. L’ascensione e l’invio degli apostoli sono inseparabili. Tra gli undici (Giuda il traditore ha seguito un altro cammino), inviati da Gesù e beneficiari della sua promessa fedele e potente, si trovano anche i successori degli apostoli e la Chiesa intera. Gesù ci invia, ci accompagna e ci dà la forza. Noi non siamo dei volontari spontanei, ma degli inviati. Appoggiandoci su Gesù Cristo vincitore della morte, possiamo obbedire quotidianamente al suo ordine di missione nella serenità e nella speranza.

Gli apostoli sono i messaggeri di una Parola che tocca l’uomo nel centro della sua vita. Il Vangelo, affidato alla Chiesa, ci dà una risposta definitiva: se crediamo, siamo salvati, se rifiutiamo di credere o alziamo le spalle, siamo perduti. Attraverso la fede, che è il sì dato dall’uomo a Dio, noi riceviamo la vita. Il Signore conferma la predicazione degli apostoli con molti segni; e segni accompagnano anche i credenti. Attraverso questi segni, diversi e coestesi alla missione della Chiesa, Dio vuole garantire la sua azione in coloro che egli ha inviato e invita tutti gli uomini ad abbandonare ciò che è visibile e quindi attraente per il mistero della salvezza.  (commento dal sito la chiesa.it)

GRAZIE DON GIORGIO

Domenica 10/05 sono andata alla messa delle ore 8 ed era d. Giorgio che celebrava. Le letture di questa domenica parlavano di amore; amore tra di noi (cosa molto difficile da attuarsi), non so cosa mi ha fatto stare particolarmente attenta; se sia stato l’argomento, o se io nel mio intimo fossi pronta a ricevere quel messaggio; o la voce di Don Giorgio con un tono diverso (ha detto che aveva un po’ di bronchite) o quello Spirito Santo che stamani mi ha aperto il cuore e la mente.
Non lo so’.
Ma so’ che molto ha contribuito la sua omelia.
Dopo la Messa sono andata a fare una passeggiata sulla nuova pista ciclabile, salutavo tutti, anche chi non sapevo chi fosse, stavo proprio bene con me stessa e con gli altri, così è stato per tutto il giorno e spero che sia così per i giorni a venire.
Come diceva Rossella ‘domani è un altro giorno si vedrà’ sperando di continuare a stare così. Di nuovo grazie per questa bella omelia.
Una parrocchiana

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