Vangelo della domenica (22-03-2020)

4a domenica di Quaresima anno a -COMPORTATEVI
DA FIGLI DELLA LUCE

I bisogni dell’uomo, fisici e spirituali, sono tanti. Domenica scorsa il simbolo di questi bisogni era l’acqua, oggi è la luce.
La guarigione di un uomo cieco dalla nascita del vangelo di oggi del nostro cammino interiore di fede. Credere da cristiani è cercare e accettare la luce di Gesù nella nostra quotidianità, una scelta mai scontata e che non può mai farci sentire definitivamente “a posto”. Perciò chiede di tradursi in un comportamento da figli di questa luce ricevuta in dono fin dal Battesimo. Non possiamo dunque adeguarci al pensiero unico del mondo che prescinde dalla luce di Cristo.
Di un nuovo modo di “vedere” parla il vangelo: il cieco nato che riacquista la vista diventa capace di vedere Gesù con occhi diversi da quelli biologici, perché vede in lui la rivelazione di Dio. Il racconto è per noi una testimonianza e un invito ad una lettura più profonda del significato di Gesù anche nella nostra vita. Andare in profondità è anche il messaggio della prima lettura: mentre noi ci accontentiamo spesso di vivere alla superficie, il Signore non guarda le apparenze, guarda il cuore.
Questo criterio può diventare un orientamento per la nostra vita nello Spirito. Sempre che abbiamo il coraggio di affidarci a Cristo perché ci illumini, come ci esorta la seconda lettura.

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