Vangelo della domenica (24-01-2016)

UNA COMUNITA’  IN ASCOLTO

3 domenica to anno cDio si rivela e si comunica all’uomo attraverso la parola e i fatti. Il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, si rivela nella storia degli uomini e, in modo definitivo e perfetto in Gesù Cristo, Parola di Dio vivente incarnata.
La Bibbia raccoglie le vicende, le sofferenze, le angosce, le gioie e le speranze di un popolo; le riflessioni dei saggi, le liriche, gli inni dei poeti, i canti, fino alla vita delle prime comunità cristiane. Tutto questo è, insieme, rivelazione di Dio e rivelazione dell’uomo.


La prima lettura ci manifesta il rapporto tra la parola di Dio e la comunità. Il gesto di Neemia ci dice che il popolo di Dio per ricostruirsi dopo lo sfacelo dell’esilio ricerca la sua profonda identità e unità nella parola di Dio. Anche oggi, e sempre, la chiesa ritrova la sua identità nella parola di Dio. Senza la parola di Dio la chiesa è nulla.
Ed essa non può essere sostituita da riti, devozioni e tradizioni. La chiesa è sempre in religioso ascolto della parola di Dio: da questa viene adunata e ne dipende totalmente, da essa si lascia continuamente giudicare e contestare.
Il Cristo capo della chiesa (seconda lettura) è il Cristo maestro, il Cristo Parola. E’ lui che unifica la molteplicità e diversità delle menti in un solo corpo, è lui che unendo con la sua parola viva le menti e i cuori crea l’unità della fede.
La lettura del vangelo ci rivela l’attualità della parola di Dio e il modo cristiano di leggerla. “Oggi si è adempiuta questa scrittura che avete udita con i vostri orecchi”.
Ogni parola del vangelo è parola viva, che Dio dice a noi e si realizza oggi. Il vangelo racconta la vita di Gesù, ma anche la vita di ognuno di noi, della comunità e dell’umanità intera. Il vangelo ci contiene, ci avvolge. Per questo la liturgia della parola non è una semplice lezione morale conosciuta e scontata; essa proclama l’adempimento del disegno del Padre nell’oggi della vita degli uomini.
Antico e nuovo Testamento vengono resi attuali, vicini, se non si rimane attaccati alla lettera morta. Di ogni pagina si dirà: “Qui si parla di noi. Io sono Adamo. Noi siamo gli apostoli sul mare. Noi ci troviamo come Gesù sulla via del calvario e della risurrezione. In questo modo noi scopriamo qual è la nostra vita agli occhi di Dio, cioè nella sua dimensione più vera e più profonda.

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