Vangelo della domenica (30-06-2013)

XIIIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO:
CRISTIANO E’ CHI HA SCELTO CRISTO E LO SEGUE

13 dom to cGesù, durante il suo ministero, si presenta come un “rabbì”, un maestro che raduna attorno a sé dei discepoli. Il chiamato, per poter collaborare alla missione del Messia, deve esser pronto a condividere la vita e il destino di Gesù, accettandolo come scelta di vita. Non aderisce a una dottrina, una morale, una religione o una tradizione, ma si lega alla sua.
La vita in comune col “Maestro”  trasforma il “discepolo”  in collaboratore: Gesù lo prepara a questo compito e lo mette in grado di diffondere il richiamo di Dio ad Israele. L’atto di seguire Gesù rappresenta per loro quasi una professione. Per questo devono abbandonare quello che precedentemente esercitavano.
I vangeli raccontano gli incontri di Gesù con coloro che egli invita a seguirlo, ne fanno un appello vivo per i cristiani. Luca, ad esempio (vangelo) lascia anonimi gli interpellati e non riporta la loro risposta: tutti gli uomini, sembra volerci dire, devono sentirsi chiamati in causa, dare una risposta, prendere una decisione. I cristiani sono discepoli del Cristo risorto e lo incontrano nella parola, nei sacramenti e nel prossimo. Seguono Gesù nel distacco dai beni, materiali, per essere liberi e disponibili, nel disprezzo di tutto ciò che è male e nel rifiuto di ogni attaccamento al passato. E’ la fede che definisce il discepolo di Gesù. Un camminare con Gesù basato unicamente su motivi umani conduce fatalmente alla catastrofe della defezione. Questa  fede trova la sua verifica nell’amore fraterno, che è il distintivo dei discepoli e il vero segno “rivelatore” per il mondo. Ma l’elemento specifico del rapporto del discepolo con Gesù, che lo rende diverso da qualunque altro rapporto fra maestro e discepolo, è un’adesione assoluta e definitiva alla persona di Gesù. Nessun valore, nessuna legge, nessun rapporto umano, per quanto stretto,  può essere anteposto a lui.. Egli si pone come significato totale della vita. Non chiede tanto l’accettazione di una dottrina, di un insieme di culti e di tradizioni, ma la scelta della sua persona..
L’adesione incondizionata alla persona di Gesù, l’obbedienza assoluta a lui è un atto liberatore. Chi segue Cristo è veramente un uomo libero, senza padroni. Un uomo libero dalla schiavitù delle cose, del potere, del denaro, del sesso, libero soprattutto da se stesso.

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