III domenica di quaresima anno b -LA LEGGE DEL SIGNORE
E’ PERFETTA
La prima lettura e il vangelo di oggi parlano di legge e di tempio. Quale è la relazione tra questi due pilastri della fede? Entrambi sono doni di Dio per educare l’umanità a vivere come sua immagine e somiglianza: in altri termini sono luoghi di educazione alla relazione con Dio, con l’altro, con se stessi e la creazione. Tuttavia, entrambi possono trasformarsi in maschere capaci di nascondere falsità e ipocrisia sotto un cerone di pietà e obbedienza o in una manipolazione di Dio.
La liturgia di oggi ci chiede di togliere la maschera di una fede ipocrita e rassicurante per interrogarci sulle motivazioni del nostro rapporto con Dio e con l’altro. Ci sfidano a comprendere che Dio è più grande di qualunque religione: non può essere racchiuso nelle nostre chiese e nelle leggi e norme ecclesiali. Come ricorda la seconda lettura, Dio non segue la nostra logica, ma ci spinge oltre, verso la gratuità dell’amore, verso la “stoltezza” e lo “scandalo” della croce.
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