1a domenica di Quaresima anno a -CREA IN ME, O DIO,
UN CUORE PURO
La purificazione del cuore passa necessariamente attraverso la “tentazione”. Gesù stesso è “condotto dallo Spirito” nel deserto per essere sottoposto alla “prova”: perciò la liturgia lo propone a chi intende seguirlo come “modello” di fedeltà. Anche per noi la Quaresima è tempo di verifica della nostra fedeltà nella risposta al progetto di Dio su di noi. Sperimentiamo infatti spesso la nostra infedeltà, e tuttavia in primo piano nel messaggio che ci viene dalla parola di Dio non sta il nostro multiforme egoismo, ma sempre la fedeltà di Dio che incoraggia al cambiamento e sostiene il nostro sforzo di fedeltà.
Le tentazioni affrontate da Gesù sono descritte nel vangelo come un confronto tra la logica di Dio e la logica di questo mondo. Esse dunque ci interpellano nella nostra fede: secondo quali modalità intendiamo orientare la nostra esistenza? Siamo posti di fronte ad una scelta: impadronirci di tutto ciò che ci fa potenti e sazi, o aprirci con fede alla presenza di Dio.
Già la prima lettura, con il racconto della creazione, pone davanti a questa alternativa: trovare in Dio il senso e l’orientamento del vivere umano, oppure affermare con arroganza la nostra autodeterminazione nel farci arbitri unici del bene e del male.
Anche il confronto tra Adamo e Cristo nella seconda lettura non fa che approfondire questa prospettiva per la vita dei cristiani.
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