Vangelo della domenica (7-04-2013)

2a DOMENICA DI PASQUA – UNA COMUNITA’ DOVE OPERA LO SPIRITO 

2pasquaL’esperienza pasquale si sviluppa e si intensifica nella prima comunità apostolica, così come ci è descritta nei primi capitoli degli Atti degli Apostoli. Essi ci presentano la potenza del dono dello Spirito che suscita la fede nella risurrezione di Cristo e nella sua forza di guarigione. Questa potenza è data a Pietro, ma, ancora di più, a tutta la comunità, che, nell’unità, esprime la potenza del dono dello Spirito che suscita la fede nella risurrezione di Cristo e nella sua forza di guarigione. E’ proprio l’unità nello Spirito che rende la comunità capace di sprigionare una vitalità benefica che testimonia in modo concreto la realtà del “mondo nuovo” nato dalla Pasqua di Cristo. Le guarigioni esteriori sono la manifestazione di una guarigione più profonda e radicale; lq guarigione dal peccato.
Anche alla nostra comunità è chiesto di testimoniare nell’unità la realtà della risurrezione, di sviluppare quel “mondo nuovo” inaugurato da Cristo. La Parola di Dio che è luce, il Pane della vita che è sostegno, ci rendono attenti a scoprire dove Cristo è offeso, dove anche oggi continua a morire. Il mondo ci offre un quadro sconcertante di situazioni tragiche; non possiamo dimenticarle, specialmente nella preghiera che deve sempre avere un respiro universale. Preghiamo sì perché si affermi e cresca un “mondo nuovo” e migliore; interveniamo anche con forme concrete di impegno. Ma non dobbiamo neppure spingere lo sguardo molto lontano per scoprire dove Cristo muore oggi: dovunque l’uomo è mortificato nella su dignità. Se sappiamo guardarci attorno ci salterà agli occhi una molteplicità di casi che richiedono un intervento di “risurrezione” e di salvezza. Solo così la nostra comunità unita, sarà una testimonianza viva e credibile della risurrezione del Signore operante nell’”oggi”.
Liberazione, cambiamento: sono parole e concetti oggi molto in voga. E spesso si pensa che siano da cambiare le strutture che modellano l’uomo e la comunità. Lottiamo per far cadere le strutture ingiuste e anacronistiche della nostra società e della Chiesa. Ma il cristiano sa che la radice del dramma sta nel profondo dell’uomo: là dove siamo sempre chiamati a scegliere tra egoismo e donazione.

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